Passi semplici, abbigliamento informale, movimenti di gruppo senza contatto tra ballerini, musica tipica del ‘far west’. E’ la formula del ballo country western, che riscuote sempre più successo nel mondo. Nato nel ‘selvaggio’ ovest americano, questo modo di ballare deriva dalle danze tradizionali dei paesi d’origine dei pionieri, ma i cow boys lo hanno subito reso uno stile a sé stante, divertente e insieme ‘riposante’

Semplicità ed energia: è lo stile country western, tipico dei ‘cow boys’ e dei grandi spazi degli Stati dell’Ovest americano. Le musiche che evocano praterie e montagne, suonate con strumenti caratteristici come il banjo, aumentano il fascino di queste danze, in parte derivate dai balli folk dei paesi di origine dei coloni, primi fra tutti Gran Bretagna e Irlanda.

Quando si parla di danza country western si fa riferimento soprattutto alla cosiddetta ‘line dance’, ballo in formazione nel quale un gruppo danza su una o più linee (“lines” in inglese USA, “rows” in inglese GB), rivolgendosi dallo stesso lato ed eseguendo gli stessi passi o movimenti. I ballerini di line dance non sono in contatto fisico gli uni con gli altri; è una delle caratteristiche che accomunano vari tipi di line dance, come ad esempio quelli tradizionali con due file di ballerini che si fronteggiano e poi si incrociano (Contra Dance), oppure quelli in cerchio. Il gruppo che balla può anche essere costituito da una sola linea, ma di solito ci sono diverse file parallele, una dietro l’altra, ed è questa la formazione più tipica, che vede i ballerini muoversi in sincrono. Ma le eccezioni non mancano mai, e infatti in alcuni tipi di line dance tutti i ballerini seguono un leader in giro per la pista tenendo la mano del vicino.

La line dance country western, però, si distingue proprio per l’assenza di contatto fisico, forse perché nel ‘selvaggio West’ capitava spesso che a ballare fossero solo uomini, magari sudati e sporchi dopo una lunga cavalcata, ma con la voglia di divertirsi. Anche il fatto di indossare gli stivali con gli speroni ha influenzato questo stile, perchè obbligava i cow boys a tenere i piedi ben distanziati. Il cowboy, provato dalle lunghe ore in sella e dal lavoro faticoso, non era in grado di imparare passi di danza complicati o di accompagnare una dama sulla pista da ballo. Uno dei primi grandi proprietari di mandrie scrisse nel 1874 che il cowboy saltava in pista senza togliersi cappello, pistole e speroni, e adattava alla musica, spontaneamente, i movimenti tradizionali portati all’ovest dalle varie culture degli immigrati. In più, la mentalità puritana e le abitudini tradizionaliste tipiche dell’est si sono mosse verso ovest insieme ai pionieri. Di conseguenza i balli preferiti dai primi pionieri erano le danze figurate e i balli folk.

Venivano organizzati balli nei fienili e per evitare il caos in pista (poche persone conoscevano gli stessi passi) emerse una figura che divenne presto leggendaria: “the caller”, che aveva il compito di guidare il gruppo nell’esecuzione dei movimenti. Così, lavorando sui passi delle quadriglie e dei balli tradizionali, venne creato un ibrido decisamente più alla portata di tutti rispetto alle danze tradizionali dalle quali derivava.

Divertimento e coreografie

Poche danze danno una sensazione di divertimento come quelle country western, forse per il loro aspetto informale e socializzante, o anche perché non necessitano di particolari abilità, oppure per il suono accattivante delle tradizionali ballate western.

In genere, quindi, i passi sono semplici, con complessità crescenti legate al numero dei ‘count’ (che corrispondono ai battiti della musica); più è alto il numero dei “count” e più difficile è la coreografia, che può anche includere passi insoliti o movimenti delle mani, e alcune line dance vengono coreografate per essere eseguite su una musica specifica.

E’ vero che il segreto del successo di questo stile (naturalmente oggi ballato sia da uomini che da donne!) è soprattutto nella sua semplicità, ma le regole non mancano e le esecuzioni possono essere arricchite in vari modi. Ci sono, ad esempio, le varianti, con le quali i ballerini sostituiscono una parte della coreografia; oppure i cosiddetti  restart, punto della coreografia in cui si interrompe la sequenza normale e si inizia daccapo, adattandosi al brano musicale. Poi, naturalmente, ci sono i passi; uno dei più conosciuti è il  grapevine (che in italiano significa “vite”), sequenza di quattro movimenti laterali e incrociati.

Anche i balli country western, quindi, possono essere piuttosto movimentati, nonostante quell’apparente rigidità tipica delle danze popolari e dei cow boys.

 

Fonte: Ballare viaggiando